Micro Mastodonti: Un Museo Dedicato alle Piccole Meraviglie Giapponesi

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Micro Mastodonti: Un Museo Dedicato alle Piccole Meraviglie Giapponesi - Immagine a solo scopo illustrativo
05/05/2025topgear

Piccolo è Bello

Il Giappone, con la sua vasta rete stradale di 1,2 milioni di chilometri, gestisce quotidianamente 82 milioni di veicoli. In un contesto così affollato, il paese sembra destinato a ingorghi perpetui. Tuttavia, dal 1950, i giapponesi hanno trovato una soluzione: le kei car, i veicoli più piccoli che possano circolare sulle strade. Queste auto, con motori esili quanto quelli di una moto, hanno rivoluzionato la mobilità in una nazione con risorse limitate.

L'Avvento delle Kei Car

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Giappone aveva bisogno di ridare vita alla propria mobilità. Le risorse scarse e l'economia fragile rendevano i veicoli tradizionali inaccessibili. Nel 1949 nasce la classe dei veicoli leggeri, con il limite di un motore a quattro tempi di 150cc (o due tempi di 100cc), ampliato poi a 360cc negli anni '50. Il vero boom arriva nel 1958 con la Subaru 360.

L'Evoluzione delle Micro Auto

Negli anni '90, la capacità dei motori delle kei car raggiunge i 660cc, e modelli come la Suzuki Cappuccino e la Honda Beat diventano iconici. Le dimensioni sono rimaste invariate: non oltre 3,4 metri di lunghezza, 1,48 metri di larghezza e 2 metri di altezza. Le kei car sono popolari perché costituiscono oltre un terzo delle vendite di veicoli in Giappone.

Il Sogno delle Micro Auto

Alla fine degli anni '70, Mitsuoka Motor lancia le micro auto, più piccole e senza bisogno di patente. Nel 1982 nasce la BUBU Shuttle-50 con motore 50cc, accessibile anche ai disabili e conservabile in un ambiente domestico.

La Passione di Hasegawa-san

Oggi, Kaoru Hasegawa, grande appassionato di micro auto, ha dedicato la sua vita a collezionare questi veicoli rarissimi e fonda il WAZUKA Micro Car Museum. La sua collezione comprende oltre 10 modelli, tra cui esemplari italiani come la Casalini Sulky.

Un Museo Insolito

Il museo, situato a Kainan, nella prefettura di Wakayama, accoglie entusiasti da tutto il mondo, curiosi di scoprire questi veicoli unici che continuano a suscitare stupore.

Conclusione

La storia delle kei car e delle micro auto giapponesi è un esempio di come la creatività possa superare le sfide economiche. Piccoli, efficienti e affascinanti, questi veicoli rappresentano un importante capitolo della mobilità giapponese, oggi celebrato da collezionisti e appassionati.

  

Riassunto: L'articolo esplora il fenomeno delle kei car e delle micro auto in Giappone, veicoli che hanno rappresentato una risposta innovativa alle sfide economiche del dopoguerra. Con un focus sul WAZUKA Micro Car Museum di Kaoru Hasegawa, il pezzo celebra il fascino di queste auto minuscole ma rivoluzionarie.

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