L'amministratore delegato di Aston Martin, con un sorriso, ricorda un'avventura a bordo di un Hummer elettrico: un'esperienza divertente ma illuminante. Ha anche provato la Rivian e l'EQS AMG, accumulando conoscenze su diversi veicoli elettrici. Non si tratta di vanteria, ma di un attento studio.
Potrebbe un'elettrica Aston Martin avere il suono di un V12 Valkyrie? Sì, se sfruttiamo la telemetria di un motore V12 integrandola nel veicolo tramite onde sonore che eliminano le frequenze indesiderate prodotte dall'elettrico. Sarebbe come guidare una Valkyrie V12. Il segreto? Intervenire sulla struttura del veicolo per replicare l'emozione di una vera performance ICE.
La potenza delle elettriche è indiscutibile, ma il vero ostacolo è il peso delle batterie, che raggiungono 700-800 kg rispetto ai motori che pesano circa 150 kg. La soluzione potrebbe essere rappresentata dalle batterie a stato solido e dalla stampa 3D, davvero rivoluzionarie. È necessario replicare la leggerezza dei motori a combustione interna, magari con tecnologie avanzate come il four-wheel-steering.
Non tutte le Aston sono sportive. Un SUV elettrico potrebbe essere la prima mossa. Tuttavia, la domanda è incerta, con i clienti divisi tra amore e scetticismo verso le auto elettriche. Decidere il momento giusto per il debutto del primo veicolo elettrico è complesso: Aston collabora con Mercedes-Benz e Lucid, ma la tempistica rimane indefinita.
Aston è determinata: entro il 2030 ci sarà almeno un BEV. Tuttavia, con le normative incerte, soprattutto in Europa e negli USA, la protezione del marchio è una priorità. Il futuro del BEV Aston è ancora da scrivere.
Riassunto: Aston Martin sta lavorando per rendere l'esperienza di guida di un'auto elettrica emozionante come quella di un V12. Le sfide includono il peso delle batterie e la percezione dei clienti. Il futuro è incerto, ma l'obiettivo di integrare almeno un BEV entro il 2030 è chiaro. Aston collabora con Mercedes-Benz e Lucid, guardando al futuro con tecnologia e innovazione.