Tesla annuncia modifiche significative al suo Semi, basate sull’esperienza acquisita dalla flotta pilota. Tra gli aggiornamenti: nuovi specchietti per migliorare la visibilità e finestre più confortevoli. Anche la batteria sarà rinnovata, riducendo peso e costi, ma mantenendo l'autonomia di 300 e 500 miglia.
- Nuova batteria: capacità leggermente ridotta rispetto all'attuale, ma con miglioramenti nell'aerodinamica e nell'efficienza.
- Carica innovativa: sistema V-shaped MCS per ricarica rapida situato sul lato del guidatore.
- EPTO elettrico: 25 kW per alimentare attrezzature nel rimorchio, riducendo le emissioni di carbonio.
La produzione del Semi aggiornato è prevista per il 2026 presso lo stabilimento di Reno, in Nevada, con una capacità annua di 50.000 unità.
Il Semi sarà supportato da un nuovo caricatore da 1,2 MW, simile al Tesla V4 Supercharger, con la potenza sufficiente a sostenere più veicoli contemporaneamente. Inoltre, Tesla sta realizzando una rete di 46 stazioni pubbliche MCS, operative entro il 2027, lungo le principali autostrade.
- Reti di stazioni MCS: prevalentemente in California e lungo corridoi strategici tra il Nevada, il Texas e l'Arizona.
- Focus aziendale: Tesla riserverà i primi lotti di Semis per uso interno, incentivando i fornitori a elettrificare le proprie flotte. Le consegne esterne saranno avviate nel 2026.
Tesla rivoluziona il suo Semi, integrando modifiche orientate all'efficienza e alla sostenibilità, con un’attenzione particolare alla ricarica veloce e alle emissioni ridotte. La produzione in massa partirà nel 2026, supportata da una rete di ricarica avanzata, rinforzando il percorso verso l’elettrificazione del trasporto pesante.
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