Nata nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA Group, Stellantis ha visto calare drasticamente il proprio margine operativo, scendendo al 5,5% nel 2024, con stime per il 2025 in singoli punti percentuali. La perdita totale di quote di mercato in Nord America e Europa è stata di cinque punti, con un reddito operativo corretto sceso a 9 miliardi di dollari. Il fatturato è diminuito del 17%, arrivando a 165 miliardi, e le consegne sono calate del 12%.
- Profitti netti: 5,8 miliardi, un crollo del 70%
- Margini di profitto in Nord America: da 15,4% a 4,2%
- Profit sharing per i membri UAW: 3.780 dollari, molto meno rispetto a GM e Ford.
Il 2024 segnerà un punto di svolta, puntando su una crescita proficua. Elkann ha evidenziato la necessità di recuperare il terreno perso a causa di scorte eccessive e disallineamenti nei prezzi. Le azioni intraprese includono:
- Riduzione della produzione
- Ridefinizione della struttura aziendale
- Regolazione di prezzi e incentivi
Tra i nuovi prodotti che Stellantis ha in serbo per il Nord America ci sono il nuovo Dodge Charger, il Ram 1500 Ramcharger elettrico e la Jeep Wagoneer S 2025. Questi modelli sono volti a rafforzare la gamma e a ripristinare la competitività dell’azienda.
Elkann ha confermato che la ricerca di un nuovo CEO è in corso e che saranno considerati ottimi talenti sia interni che esterni. Il candidato ideale avrà competenze di leadership e una forte comprensione del settore tecnologico e delle dinamiche di mercato.
Stellantis deve affrontare un'ardua ripartenza, puntando su strategie di marketing più aggressive e un miglioramento nella risposta alle esigenze dei clienti. Con un nuovo leader all'orizzonte, l’azienda mira a capitalizzare su questa fase di ristrutturazione per raggiungere il suo pieno potenziale.
In sintesi, Stellantis si prepara a trasformare le sfide in opportunità nel 2024, dando priorità a una crescita redditizia e all’innovazione per ristabilire la propria posizione nel mercato automobilistico globale.